Solo apparentemente è stata una speech non in tema con l’e-commerce forse perché si sono trattati temi sociologici, antropologici e connessi al mercato del lavoro ma capire queste tematiche\problematiche significa affrontare il mercato dell’e-commerce e le attività connesse con la giusta predisposizione idonea ad aver successo o semplicemente ottenere i risultati prefissi.
E’ stata la conferenza di cui ho scritto di più e di cui porto con me la volontà di approfondire ed implementare su di me le proposte o le mie soluzioni a quanto presentato da Sebastiano Zanolli.
Non riporterò fedelmente la presentazione fatta ma opinioni anche perché, al momento in cui scrivo, ancora non sono disponibili le slide usate. Ma ho deciso all’insegna della sintesi di presentarvi quanto io ho assimilato e colto come importante quindi condivisibile con voi amici del blog.
Viviamo in un “mercato liquido” [Zygmunt Bauman] forse perché il mondo è diventato liquido, tutto scorre di fretta noi spesso siam coinvolti e spinti da questo fiume. A tal proposito mi piace citare rielaborando: “dominati dalla velocità con cui dobbiamo fare le cose, il mondo è complicato e in gran parte amorale”.
Tra i concetti esposti c’è la modernità della globalizzazione che non è inclusiva, tende a “naturalizzare“, e dunque a legittimare, le ingiustizie generate dal neoliberismo.
Nel mercato c’è una asimmetria tra domanda e offerta le nostre strategie vincono nel momento in cui riusciremo a migliorare la qualità della vita degli altri, i nostri clienti\utenti. Nel momento in cui riusciamo a proporre qualcosa che l’altro necessita e di cui non riesce a procurarsi da sè allora ingeneriamo profitto e valore aggiunto.
Oggi assistiamo alla fine dei lavoratori “ABC” non vendiamo più il nostro tempo ma i risultati.
La nostra energia propulsiva viene dal talento perché siamo capaci di compiere cose che altri non riescono ad eseguire con stessa velocità e precisione in una parola non hanno la naturalezza di chi ha un talento specifico.
Dovremo frequentare persone con i nostri stessi problemi condividendo nelle relazioni, a tal proposito dovremmo conoscere più persone possibili. Se frequentassimo persone che non hanno qualcosa in comune con noi può accadere che essi sminuiscano i nostri problemi e la forza propulsiva legata all’energia che dovremmo usare per superali.
Il business deriverà anche dalla semplificazione dei processi. Le energie possono venire dalla rabbia o dalla passione, è sempre la passione ad esser preferita.
Infine si conclude con una massima di Annibale Barca il cartaginese che sconfisse i romani durante la seconda guerra punica:
“o troviamo una strada o ne apriamo un’altra“.